Secondo Eurostat la maggior parte degli europei usa quotidianamente internet, ma alcuni Paesi come l’Italia sono indietro nella connessione veloce.

internet veloce

Essere sempre connessi è ormai un esigenza diffusissima, sia per le famiglie che per le imprese, sia per svago che per lavoro. Nonostante la possibilità di connettersi sempre in mobilità, la connessione internet casalinga è ancora molto apprezzata ed utilizzata. Dotarsi di un buon contratto ADSL, poi, non è mai stato così semplice, grazie alla straordinaria varietà di offerte presenti sul mercato. Tutto ciò che i consumatori devono fare per trovarne uno davvero conveniente è confrontare le varie proposte degli operatori di telefonia fissa, avendo cura di valutarne costi e condizioni del servizio. Solo dopo essersi presi il tempo necessario per mettere i prodotti Fastweb a confronto con quelli Telecom Italia, Infostrada, ecc., trovare la soluzione su misura per noi sarà infatti davvero possibile.

Nonostante la possibilità di scegliere tra varie offerte, però, il rapporto tra Italiani e internet non è tra i migliori: secondo un sondaggio realizzato da Eurostat in tutta l’Unione Europea (più Islanda, Norvegia e Turchia) infatti l’Italia è al di sotto della media UE per quanto riguarda l’utilizzo della connessione internet.

La maggior parte dei cittadini europei utilizza quotidianamente la connessione internet, per lavorare, studiare, accedere ad informazioni e servizi e così via. La maggio parte degli europei dichiara di utilizzare internet per informarsi, consultando wiki e siti di e-government, ma anche di fare visitare frequentemente social network e di fare spesso acquisti online.

I dati, riportati nel “Survey on Ict usage in households and invidividuals”, mostrano che il 75% del campione ha usato internet almeno una volta nei tre mesi precedenti al sondaggio e il 72% afferma di connettersi ad internet regolarmente, quindi almeno una volta a settimana, sia da casa che in mobilità.

Questo utilizzo della connessione internet non soddisfa pienamente gli obiettivi previsti dalla Digital Agenda per il 2015. Tuttavia alcuni Paesi, come Cipro, Portogallo, Polonia e anche l’Italia, sono molto indietro rispetto a quanto stabilito dalla Digital Agenda: in questi paesi, infatti, circa un terzo della popolazione non usa Internet, mentre solo il 62% si connette tutti i giorni.

Ovviamente le modalità di connessione dei cittadini europei variano in base a una molteplicità di fattori, come ad esempio l’età e il livello di istruzione. I più avvezzi all’’utilizzo di internet, non è certo una sorpresa, sono i giovani tra i 16 e i 24 anni: il 94% della popolazione in questa fascia di età usa regolarmente internet, mentre solo il 46% di chi ha tra 55 e 74 si connette con regolarità.

Per quanto riguarda l’istruzione, il 93% di coloro che hanno un alto livello di istruzione usa quotidianamente internet, contro il 48% di coloro che invece hanno un livello di istruzione più basso.

Un dato piuttosto sconcertante che emerge dalla ricerca Eurostat è che ben il 21% dei cittadini europei, nel 2013, dichiara di non aver mai utilizzato internet: l’obiettivo della Digital Agenda è di ridurre questa percentuale al 15% entro il 2015. In particolare, in Romania, Bulgaria e Grecia si registra la percentuale più alta, anche oltre il 40%, di cittadini che non hanno mai avuto l’accesso ad internet, mentre in paesi come la Danimarca, la Svezia, l’Olanda, il Lussemburgo e la Finlandia questa percentuale è bassissima e compresa tra il 4 e il 6%. Per quanto riguarda l’Italia, nel nostro Paese la percentuale di popolazione che non ha mai utilizzato internet ammonta a circa un terzo del totale.

Per quanto riguarda i servizi di e-government, due persone su cinque, di età compresa tra i 16 e i 74 anni hanno dichiarato di averli utilizzati per interagire con le autorità oppure i servizi pubblici. In particolare, i servizi più utilizzati sono quelli della dichiarazione dei redditi online e della richiesta di documenti e certificati.

I servizi di e-gov sono più utilizzati in Danimarca, Olanda, Svezia e Finlandia, mentre in alcuni paesi, come la Romania, sono completamente inesistenti. Tuttavia è opportuno segnalate che il 41% degli utenti che ha utilizzato dei servizi di e-gov afferma di aver riscontrato difficoltà nei siti amministrati dagli enti pubblici e il 16% si è dichiarato insoddisfatto del servizio offerto.

I social network sono utilizzati perlopiù dai giovani tra i 16 e i 24 anni ( 89% contro il 27% della fascia di età tra i 55 e i 74 anni). Uno strumento molto diffuso tra i giovani sono anche le videochiamate, utilizzate dal 45% dei 16-24enni, mentre la comunicazione via mail è equamente distribuita tra le fasce d’età.

Il 70% del campione utilizza internet per informarsi: il 72% dei giovani lo utilizza per integrare lo studio e il 66% degli utenti tra i 25 e i 54 anni legge le notizie di attualità online, mentre il 60% effettua ricerche su salute e benessere.

L’e-commerce è in forte crescita: il 61% dei cittadini europei afferma di effettuare acquisti online, specialmente nel Regno Unito, in Danimarca e in Germania. Romeni, Bulgari, Estoni e Italiani, invece, sono tra i meno attratti dallo shopping online.