Finisce tutto con un nulla di fatto

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Nel 2011 Apple denunciò Amazon per l’utilizzo, a suo dire improprio, del nome Appstore per la vendita delle applicazioni per sistemi Android e Kindle. Secondo la società di Tim Cook l’utilizzo del nome da parte della società attiva nel commercio elettronico avrebbe potuto confondere gli acquirenti: l’unica differenza tra il nome scelto tra i due colossi consisteva infatti nello spazio lasciato tra “App” e “Store” da parte del Cupertino.

Qualche mese fa la corte di Oakland, nel corso di discussioni con le parti in causa, ha suggerito ad Apple di ritirare la denuncia poiché non avrebbe ottenuto una vittoria legale: App Store o Appstore sono infatti nomi molto generici che si rivolgono a clientele differenti. Non ci sarebbe quindi rischio di confusione per il pubblico poiché ogni utente è conscio di cosa sta acquistando e per quale sistema operativo.

Apple ha quindi deciso di seguire il consiglio ricevuto. Nei giorni scorsi è stata ritirata la propria denuncia e lo stesso ha fatto Amazon che aveva controdenunciato il Cupertino.