Per il 65% dei dipendenti no. L’81% dei responsabili IT in Italia ha però intenzione di sostenere il BYOD

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La maggior parte dei dipendenti italiani (65%) non pensa che la propria azienda fornisca gli strumenti mobili o le applicazioni adatte per essere produttivi ed efficienti o delle policy in ambito mobile che assicurino la giusta flessibilità per lavorare in modo efficace in movimento (63%). Questo è quanto emerso da uno studio condotto da Vanson Bourne, commissionato da VMware, che aveva l’obbiettivo di valutare la complessità della gestione dell’uso dei dispositivi mobili e delle applicazioni nelle aziende europee.

Ciò che preoccupa è l’incapacità dei dipartimenti IT di far fronte alle richieste dei dipendenti. Infatti circa il 45% degli intervistati non crede che il proprio dipartimento possa rispondere alle esigenze di mobilità dello staff in azienda. Le imprese però, riconoscendo che policy adeguate per il BYOD possono dare una spinta alla produttività e alla soddisfazione del lavoratore, stanno cercando di agire di conseguenza tant’é che l’81% dei responsabili IT in Italia (il dato più alto in Europa, dove la media è del 72%) dichiara di aver implementato o di avere in programma di implementare soluzioni a sostegno del BYOD.

C’è una chiara tendenza che vede emergere una classe di “ribelli della mobility” con una motivazione reale, una nuova ondata di dipendenti che usano i dispositivi mobili a proprio vantaggio per lavorare più efficacemente e guidare l’innovazione,” ha dichiarato Alberto Bullani, Regional Manager di VMware Italia. “Molte aziende si stanno mettendo al passo con questa tendenza; se i lavoratori non hanno a disposizione le risorse mobili che richiedono, molti di loro prenderanno l’iniziativa per cambiare da soli la situazione. Le aziende più all’avanguardia ne sono consapevoli e stanno dando la priorità a strategie mobile formali per controllare l’iniziativa della propria forza lavoro mobile e offrire loro un vantaggio competitivo.”

La ricerca ha evidenziato anche i pericoli legati alla sicurezza che i dipartimenti IT devono affrontare. Più della metà (59%) dei responsabili IT italiani crede che informazioni aziendali vengono salvate su dispositivi personali, ma solo il 27% di loro sospetta che queste informazioni possano essere commercialmente sensibili, rispetto al 49% della media europea. Questi dati evidenziano uno scollamento fra i responsabili IT e i dipendenti italiani, poiché solo il 32% dei lavoratori intervistati pensa che i dati salvati nei propri dispositivi personali non siano commercialmente sensibili.

Le aziende devono trovare un equilibrio fra l’adozione e la promozione di una cultura del lavoro flessibile e la protezione della proprietà intellettuale dell’azienda e i dati dei clienti. La crescita del mobile è un dato di fatto che sta creando una vera e propria sfida per la gestione e la sicurezza ai dipartimenti IT,” ha dichiarato Alberto Bullani. “Un fenomeno che tuttavia rappresenta anche una grande opportunità. VMware crede che modelli alternativi come il BYOD possano essere implementati utilizzando un approccio integrato per la forza lavoro mobile. Questo può aiutare le aziende a migliorare la produttività del personale in movimento senza compromettere la sicurezza delle informazioni o la flessibilità del business.”